Chi pensa che esista un solo tipo di saldatura si sbaglia di grosso. I diversi tipi di lavori di saldatura e le diverse esigenze hanno reso necessario il proliferarsi di nuove tecniche di saldatura e, soprattutto, di nuovi saldatori appositi per eseguire al meglio queste tecniche.
Saldatura a cannello: cos’è
Tra i vari tipi di saldatura, ce ne sono alcuni nati più di recente e altri noti già da diverso tempo. All’interno di questa seconda categoria troviamo, ad esempio, la cosiddetta saldatura a cannello, chiamata più professionalmente anche saldatura ossiacetilenica. Questa saldatura è conosciuta più comunemente con la sigla OFW (OxiFuel gas Welding), indicata anche come OAW (OxyAcetylene Welding).
Si tratta di un procedimento di saldatura in cui l’energia viene creata dalla combustione di acetilene in un ambiente ad elevata ossidazione. Questo procedimento non richiede l’utilizzo di energia elettrica, motivo per cui è stato fra i primi ad essere analizzato e studiato per la saldatura (inizio XX secolo). Questa tipologia di saldatura necessita quasi sempre la presenza di un materiale d’apporto, solitamente fornito sotto forma di piccole bacchette, che viene posizionato sotto la fiamma.
Saldatura a cannello: come funziona
Per spiegare concretamente in cosa consiste questo tipo di saldatura e come essa avviene, occorre anzitutto precisare che, nella saldatura a cannello, l’energia necessaria per la saldatura viene fornita da una fiamma di acetilene in ossigeno puro. L’acetilene viene portato a stretto contatto con l’ossigeno tramite il cannello, per fare in modo che si crei la fiamma. Il cannello svolge il compito di unire i due gas per ottenere una fiamma con le caratteristiche di cui la saldatura ha bisogno per essere eseguita al meglio.
I cannelli possono variare la loro potenza o per un mutamento della testa (ossia la parte in cui i due gas vengono uniti) o tramite un eiettore variabile. I cannelli possono avere una pressione bassa, ad esempio quando la pressione dell’ossigeno è più elevata di quella dell’acetilene; in questo caso l’ossigeno viene accelerato in un eiettore e in seguito miscelato all’acetilene. Nei cannelli ad alta pressione l’ossigeno e l’acetilene si trovano alla stessa pressione, motivo per cui non risulta necessario l’utilizzo dell’eiettore per l’unione che avviene fra gas alla medesima pressione.
La saldatura a cannello può offrire degli ottimi risultati, anche molto precisi e nitidi, ma ha bisogno di tutta una serie di attenzioni e accortezze che, se trascurate, non danno i risultati sperati. Una saldatura di questi tipo con eccesso di ossigeno, ad esempio, provocherebbe molte sbavature e difetti di saldatura, come l’inclusione accidentale di ossidi.
Saldatori a cannello: alcuni modelli
In questi ultimi anni, alcune marche di saldatori si sono specializzate nella produzione di saldatori a cannello che garantiscono delle ottime performance d’utilizzo. Tra queste, spiccano la Kemper, azienda con esperienza trentennale nel settore che realizza saldatori molto precisi e dotati di un sistema a doppia potenza, e la Dremel. Quest’ultima si è specializzata nella produzione di saldatori a cannello destinati al settore industriale, che vantano una perfetta usabilità e garantiscono un’ottima durata, sempre conservando appieno le sue alte performance.
Non è difficile trovare questi saldatori sul mercato a prezzi abbastanza contenuti rispetto alla media degli altri prezzi. Il loro costo, naturalmente, dipende dalla marca e dal modello, ma la loro economicità è una dei loro punti di forza.